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Nuno Milano

Blusa burgundy in lana e viscosa

Prezzo di vendita$234.00
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TREINUNO

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Dicono di Nadia

Nadia realizza nel suo atelier dei capi pazzeschi ed unici. Sa sempre proporre e consigliare il capo giusto per ogni occasione!

Manuela G.

FAQ

Il dubbio è legittimo ma la risposta è "certamente no". La lana ed il tessuto su cui è stata lavorata sono legati strettamente, ragione per cui non si "scioglie" con il lavaggio. La tecnica stessa, con cui il tessuto in nunofeltro prende forma, prevede l'uso di acqua e sapone!

Di regola la seta, soprattutto l'organza, non ama l'acqua. Per capi in tessuto misto cotone e seta, chiffon, georgette o creponne di seta, il lavaggio a mano non crea particolari problemi. Ricorda però di non torcere mai il tessuto.

Se invece il capo è in organza di pura seta, è da preferirsi il lavaggio a secco. Se il capo da lavare è una giacca o un cappotto è assolutamente consigliato il lavaggio a secco. Per le dimensioni del capo e per l'abbinamento con altri tessuti come lana cotta, cashmere o il misto lana che non sono indicati per il lavaggio con acqua.

Per le maglie che possono avere parti in jersey (maniche, carrè, etc) vale lo stesso principio: assolutamente indicato il lavaggio a secco, ma se proprio ci tenete, un lavaggio a mano con sapone neutro va comunque bene.

In linea generale è sconsigliabile perché i tessuti leggeri rischiano di lacerarsi e la lana continua ad infeltrire, ragione per cui è preferibile il lavaggio a mano o a secco. Ma, se hai una lavatrice di ultima generazione con un buon programma di lavaggio a mano/lana puoi senz'altro adottare questa soluzione. Se devi lavare capi estivi molto leggeri ti consiglio di inserirlo in un sacchetto per l'intimo.

Se si tratta di un capo di tessuto leggero dove il disegno in lana si è ristretto, consiglio di rimetterlo in acqua tiepida e ammorbidente per alcuni minuti. Quindi, con le dita, cercare di distendere le parti in lana per allargarle, senza “tirare” il tessuto che potrebbe lacerarsi. Con un po’ di pazienza, il disegno dovrebbe tornare alle dimensioni originali. Ciò dipende, ovviamente dal tipo di lavaggio e di centrifuga che il capo ha subito.

Se invece il capo è pesante (maglia, sciarpa, giacca), probabilmente si sarà infeltrito ulteriormente e difficilmente sarà recuperabile.
In ogni caso contattami o portami il capo, valuteremo insieme la soluzione migliore.

Vale lo stesso principio della lavatrice; quasi certamente il capo tenderà ad infeltrire ulteriormente, quindi è caldamente sconsigliato!

Molti i tessuti naturali tendono a produrre “prillini” o pallini di fibre, anche il cotone seppure in proporzione minima rispetto alla lana. Si chiama pilling ed è un fenomeno naturale dovuto allo sfregamento.
La concentrazione maggiore si ha di norma in alcune aree specifiche: ascelle, fianchi (soprattutto dove appoggia la borsa) e spalle (dove passa la tracolla della borsa o dello zaino).


Più la fibra è pregiata, meno trattamenti chimici o meccanici ha subito, e più sarà predisposta a produrre i “prillini”.
Poiché non c’è una soluzione “preventiva”, Io consiglio l’uso di un rasapelucchi elettrico o, in alternativa, un semplice rasoio usa e getta da uomo che passerete parallelamente al tessuto, proprio come se doveste fare la barba!

Sia per i capi leggeri sia per quelli pesanti, è preferibile stirare il tessuto in nunofeltro al rovescio, così da evitare che le decorazioni eventualmente presenti sulla lana possano danneggiarsi o strapparsi.
Poiché il calore e l’umidità del vapore tendono a distendere le fibre di lana, consiglio di tirare leggermente il tessuto mentre lo si stira, così da dargli nuova forma nel caso si sia leggermente infeltrito o arricciato.

Sì, fermo restando, ovviamente, la verifica della disponibilità delle lane e dei tessuti nei colori desiderati.

Certamente sì, fermo restando la verifica della disponibilità delle lane e dei tessuti usati per il capo
scelto. E, in caso contrario, per Nadia è sempre una bella sfida cercare di esaudire il desiderio con idee nuove!