Cinzia Agiman: vestiti e accessori per tutte, circondandosi di creativi

Cinzia Agiman: vestiti e accessori per tutte, circondandosi di creativi

Cinzia ci ha raccontato quando nasce la sua passione per i tessuti, gli obiettivi del suo brand e come nasce l'idea di ZamaLabz. Scopri di più sul suo atelier in corso Como a Milano, dove puoi scoprire dal vivo gli artefici e i prodotti unici di ZamaLabz.
Ti presentiamo Nadia, l'artefice dietro a Nuno Milano Lettura Cinzia Agiman: vestiti e accessori per tutte, circondandosi di creativi 5 minuti Prossimo Fuorisalotto in atelier

Cinzia, quando nasce la tua passione per i tessuti? Ricordi la tua prima creazione? E quando è nato il tuo brand di abbigliamento?

Per il mio primo manufatto artigianale costrinsi mia mamma a un tour de force con l'uncinetto per mettere insieme una moltitudine di pattine con cui confezionai una minigonna. Ce l'ho ancora.

Avevo venticinque anni, quindi parliamo di quarant'anni fa. E con un maglificio, che è ancora oggi lo stesso, realizzavo maglie improbabili di mia ispirazione.

Il mio brand è nato per caso: con un gruppo di amici squisitamente creativi abbiamo organizzato una giornata tra artigiani. Io esponevo cornici di ferro... e insieme a tre amiche abbiamo anche imbastito una piccola collezione di abiti, 250 pezzi. Ne abbiamo venduti 249 in due giorni.

Perché dunque non proseguire?

Come si svolge il tuo lavoro? Hai qualcosa da raccontarci sul tuo flusso creativo?

Mi piace circondarmi di creativi e collaborare con loro, inserire le loro idee e le loro abilità nelle mie creazioni. Quindi, nei miei pezzi unici, trovate tessuti tinti nell'acqua con la tecnica Ebru, shibori, capi arrugginiti, cotti nel microonde o realizzati con complicate cuciture giapponesi.

Il mio iter creativo prevede un'idea nata da quello che vedo: foto, quadri, film. In giro, in viaggio, in strada.

Rielaborazione, creazione e cialtronaggine.

Definisco il mio stile cialtronchic e la mia bottega è un salotto dove chiacchierare e trovare sempre novità creative. Non solo mie, ovviamente.

cinzia agiman con i suoi capi

Hai parlato dei tuoi capi. Per chi sono pensati? Quale pensi sia la tua cliente ideale?

Il valore aggiunto dei miei capi è che tutte possono indossarli. Donne cicce, magroline, alte, basse... tutte devono starci dentro bene.

Credo che questo sia sempre stato uno dei miei principali obiettivi da "stilista". Vesto tutte le donne.

 

Cosa ne pensi della moda e del suo impatto sull'ambiente? Fai qualcosa, nella tua attività, per ridurlo?

La parola moda non mi piace. È restrittiva e prevede un tempo a termine. Io produco lo stesso modello di pantaloni di trent'anni fa e continuano a volerlo.

Nel mio atelier riutilizzo lenzuola, quelle dei vecchi corredi, ineliminabili per ragioni affettive e riposti nelle cantine dalle mie clienti-amiche, e tovaglie, pezze, strisce di lana...

E poi, le mie produzioni sono limitatissime, e non esiste spreco nel mio laboratorio! Infatti ho creato una serie di "stravaganze appese" con tessuti e altri materiali avanzati da vari altri processi creativi.

Parlaci del tuo atelier, Tornosubito&Ester in corso Como 8 a Milano, cosa puoi dirci di più?

Come detto, la mia bottega è prima di tutto un posto di chiacchiere, un posto di amiche e un posto di idee creative.

Tornosubito sono io, ho pensato di chiamarmi così data la mia passione per le pause caffè. Ester è mia figlia, con cui divido l'atelier, che crea gioielli unici in bronzo e argento.

Inoltre ci sono le creazioni e i gioielli di mio fratello, Furio Agiman. E ora abbiamo deciso di proseguire quanto fatto con ZamaLabz, qui in bottega.

Cinzia Agiman e Ester nel loro atelier

Facciamo un passo indietro. ZamaLabz nasce da una tua idea, cosa avevi in mente? E adesso esporrete le opere degli artefici di ZamaLabz dal vivo?

Si, diciamo che ZamaLabz nasce da una mia proposta. In piena pandemia, con molte attività e con molti creativi fermi per le restrizioni, ho pensato di iniziare a proporre una "guida per gli acquisti di Natale" composta solo da artisti, artigiani e creativi di mia conoscenza.

Volevo proporre ad amici e conoscenti un'alternativa ad amazon per i regali, in sostanza. Poi una cosa tira l'altra e con mio figlio abbiamo creato ZamaLabz, una pagina instagram, poi un sito, poi l'e-commerce.

E adesso finalmente anche dal vivo! Abbiamo deciso di esporre nel nostro atelier una selezione dei prodotti unici dal catalogo online di ZamaLabz. Avremo creazioni sempre nuove, vi presenteremo nuovi artefici e vi aiuteremo con consigli o idee per trovare il pezzo unico che fa per voi.

Ovviamente non tutti i prodotti del catalogo online saranno esposti, ma tutti saranno ordinabili dal negozio!

Hai detto che le tue sono amiche-clienti. Puoi raccontarci di più?

Certamente. Negli anni le mie clienti sono state molto più di questo. Abbiamo fatto sfilate, eventi e performance con al centro, appunto, le mie clienti.

Le performance in cui mi sono davvero divertita sono state tante: una sfilata con le mie clienti come modelle nella cappella sconsacrata di Sant'Ambrogio a Milano, circondate dalle foto magiche di Furio.

Uno striptease al suono di Nove settimane e mezzo, sempre con le mie clienti protagoniste, che indossavano quanti più pezzi Tornosubito uno sull'altro... la vincitrice? Ne aveva 169!!

Un video a confronto tra Noi e le Barbie vestite uguali (no comment). Una mitica sfilata generazionale: nonne, mamme e figlie con gli stessi identici capi... un Tai Chi demenziali al parco Venezia in vestaglie di lana.

Contrasti tra 80 e 40 kg, 180 e 150 cm, 20 e 98 anni. Le ho davvero vestite tutte, e sono nati rapporti e amicizie bellissime.

Non ho ancora smesso di divertirmi e di circondarmi di artisti e artigiani, la mia bottega è un incrocio tra il banchetto psychiatrich help alla Lucy Van Pelt di Shulz, la casalinga inquieta di Claire Bretécher e me stessa, una sicura borderline del fashion design management stylist trend mode image consultant..... o no?

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